La diga di Zaporizhzhia, vicino alla centrale nucleare di cui tanto abbiamo parlato, è esplosa, ma non ci sono rischi nucleari. Tuttavia, ci sono altre conseguenze negative. Durante il conflitto in corso, si diffondono teorie del terrore nucleare, ricordando l’URSS di Chernobyl. Nonostante le possibilità di esplosione siano estremamente remote, le attività della centrale sono sospese e si sospetta che la Russia utilizzi questa situazione per attribuire agli attacchi ucraini la responsabilità dell’esplosione.
La guerra gestita dalla Russia in modo brutale ha causato la perdita di case, sicurezza, ospedali, cibo e acqua per i civili. L’esplosione della diga di Zaporizhzhia, che ha allagato interi insediamenti, sembra essere stata un’azione intenzionale per ostacolare il movimento delle truppe ucraine, affamare la popolazione e dirottare le risorse ucraine. Organismi come l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari in Ucraina e il cancelliere tedesco Scholz mettono in evidenza le gravi conseguenze umanitarie di questa distruzione.
L’attendibilità delle fonti russe, che hanno dimostrato una mancanza di correttezza e precisione, rende difficile credere alle loro versioni. Anche se non si può escludere nessuna possibilità al momento, la fonte stessa dell’informazione è un indizio importante per comprendere l’evento.
La popolazione civile è a rischio, anche se non vi è un pericolo immediato per la centrale stessa. Quasi un migliaio di persone è stata evacuata, tagliando ulteriormente la possibilità di avere un tetto, l’elettricità e tutto ciò che è necessario per vivere in sicurezza. Questa catastrofe sociale ed ambientale comporta anche lo sversamento di tonnellate di olio per macchinari.
Secondo l’Institute for the Study of War, è possibile che la Russia crei le “condizioni informative” per far saltare la diga dopo essersi ritirata dall’area occidentale di Kherson, per poi incolpare gli ucraini di tutte le responsabilità.
FONTE: BUFALE.NET